Non mollare mai e credere in se stessi. Intervista al produttore Willy Marano
Una carriera all’insegna di grandi nomi, che hai affiancato con passione e dedizione. Come è nato il progetto della Willy Marano?
Il mio progetto è nato perché, a un certo punto, dopo aver fatto anni di gavetta, ho capito che era il momento di mettersi in ballo quanto meno ci dovevo provare, gli Eiffel 65 mi hanno spronato tantissimo e allora ho deciso di puntare tutto su di loro e non mi sono sbagliato visto che ancora oggi sono artisti gestiti da me.
Quando e come hai cominciato questo lavoro?
Fine degli anni ‘90, facevo il Road Manager per la gIg promotion, storica agenzia di Booking nel settore della musica dance.
Sei stato (e sei tuttora) manager degli Eiffel 65 e di Gabry Ponte, come anche di altri artisti che hanno caratterizzato la musica negli anni ‘90. Quanto è cambiato il modo di fare musica oggi?
Degli Eiffel 65 sì, con Gabry abbiamo collaborato per tanti anni, ma dopo le nostre strade si sono divise, e di lui conservo sempre un bellissimo ricordo. È cambiata tanto, negli anni ‘90 per produrre musica dovevi essere un vero artista, dovevi avere delle idee, dovevi sentirla dentro, oggi invece con l’avvento di internet e la tecnologia che abbiamo a disposizione diciamo che basta avere un computer e allora hai buone possibilità per essere il fortunato che può creare il tormentone.
C’è qualche esperienza che preferiresti non aver fatto?
Assolutamente no, anzi quelle negative mi hanno aiutato tanto ma soprattutto mi hanno fatto capire che questo lavoro non si fa con il cuore ma con la testa.
Collabori con Vasco Rossi da tanti anni ormai, com’è relazionarsi con un personaggio così grande?
Sicuramente c’è timore reverenziale, ma quando credi nelle tue capacità e in quello che tu veramente puoi dare, allora puoi relazionarti con chiunque anche con colossi come Vasco Rossi.
Hai un consiglio da indirizzare a chi vuole cominciare a fare questo lavoro?
Non mollate mai e credete in quello che veramente desiderate perché sulla vostra strada troverete poche persone che scommetteranno su di voi.
Hai mai pensato di raccogliere tutte le tue esperienze in un’autobiografia?
Mai dire mai…tutto può succedere, ma di cose ne devono ancora succedere, quindi diciamo che è presto.